Una della bandiere rossonere definisce incredibile quanto successo ad Istanbul, mentre di Atene ricorda poco perché imbottito di antidolorifici.

L’ex capitano del Milan, Paolo Maldini, intervistato da “Magazine Champions League” in onda su Italia 1, ha raccontato i momenti più significativi nella massima competizione europea per club: “Il calcio mi è sempre piaciuto, la palla mi faceva divertire, deve essere qualcosa di genetico – ha dichiarato Maldini -. Dopo l’oratorio e i giardinetti feci questo provino, da lì iniziò tutto. Milan-Steaua sarebbe irripetibile oggi: 2 pullman di tifosi rumeni contro 90.000 tifosi del Milan. Con quello spirito abbiamo poi giocato le altre sette finali. Istanbul e Atene? In Turchia fu incredibile: dominammo 110 dei 120 minuti, creammo occasioni anche dopo il 3-3, ma lo sport va così. Di Atene ricordo poco, ero talmente imbottito di antidolorifici che ricordo solo i gol di Inzaghi e il momento in cui alzo la coppa. Due giorni dopo mi operai al ginocchio e al risveglio non mi resi conto se avevo vinto o perso. Cos’è il Milan? Fa parte della mia vita. Iniziò tutto da mio padre, poi io e ora i miei figlio giocano nelle giovanili. Sono rossonero nel sangue”.

@PepLandi

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