Vincenzo Montella sta compiendo un lavoro egregio nel suo anno d’esordio al Milan, senza ombra di dubbio. L’aeroplanino ha portato i diavoli rossoneri verso quote inattese, che ad un certo punto della stagione facevano sognare quell’Europa che riecheggia negli uditi dei tifosi con una musichetta di ben altro spessore, rispetto all’Europa League.

Domani sera arriva a San Siro un Genoa ferito e lesionato dal secondo derby perso nella stessa annata, roba che non accadeva da oltre mezzo secolo. Per gli uomini dell’ex tecnico viola una partita divenuta ancor più complicata in seguito alle perdite numerose ed importanti fra infortunati e squalificati. Montella però, qui la sua grande bravura, ha dimostrato questa stagione di saper far di necessità virtù, con un materiale a disposizione obiettivamente inferiore rispetto alle storiche rivali.

Ciò nonostante è lì, ad appena due punti dal miracolo Atalanta sesta in classifica: la zona Europa infatti dovrebbe quasi certamente estendersi sino alla posizione n.6, visto che in Coppa Italia compaiono solo squadre più in alto in classifica. Al tre giornate dall’importantissimo derby, Milan-Genoa diventa dunque tappa fondamentale delle tre che precedono la stracittadina in programma all’ora di pranzo alla vigilia di Pasqua.

Nel corso dell’annata Montella ha saputo valorizzare giovani e nuovi arrivi, portando dopo tre anni Deulofeu in Nazionale e dando alla società un futuro roseo con tantissimi baby prodigio (italiani) che potranno rappresentare il futuro della società (cinese?). Ha detto però benissimo il tecnico napoletano, quest’anno per andare in Champions servirà un ritmo da Scudetto: per agganciare l’Europa League è necessaria una quota punti da Coppa dei Campioni.

Domani una nuova situazione di emergenza, ciò in cui il Milan ed il suo allenatore si sono sempre esaltati. La sconfitta densa di scie polemiche dopo la Juventus non ha cancellato l’ottima prestazione dei 7 volte campioni d’Europa: la conferma casalinga contro una delle squadre meno in forma della Serie A è d’obbligo per non perdere la quota europea.

 

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