Analisi e confronto delle gestioni Suning e condivisa Sino Europe di Inter e Milan
Le milanesi guardano a Oriente: Suning è già pienamente in controllo dei nerazzurri in questa stagione, mentre Ses lo è in maniera concordata con Fininvest. Vogliamo dare un’occhiata approfondita sfruttando le statistiche del sito Transfermarkt sull’annata 2016/2017. I punti di differenza in classifica sono solamente 2 al momento, con ancora il derby di ritorno da disputare. Ma le differenze nella strategia paiono molto evidenti, e le elenchiamo in punti chiari.
Bilancio Trasferimenti: -134 milioni Inter, -12 milioni Milan
I cinesi dell’Inter hanno aperto il portafogli, sventolando assegni multimilionari per acquisti faraonici nel calciomercato sotto la guida e la consulenza del potente Kia Joorabchian: Joao Mario e Gabigol ne sono esempi eclatanti. I top players come Icardi sono stati confermati, uniti a Perisic e ad altri colpi come Candreva e Banega. Sul fronte opposto, quello rossonero, Adriano Galliani ha condiviso soprattutto prestiti, come quelli dei talentuosi Deulofeu e Ocampos, limitando gli acquisti a target molto inferiori come Sosa o Gomez. Si è poi fatto di necessità virtù, lanciando come titolare il giovanissimo Locatelli dopo il già sicuro Donnarumma. Mentre è proseguita parimenti l’opera di taglio del monte ingaggi, sbarazzandosi di quelli più onerosi tra Balotelli e Luiz Adriano.
Stranieri: 70% Inter, 42% Milan
Non c’è molto da aggiungere a questi numeri. Berlusconi ha più volte detto che gli piacerebbe vedere in campo una formazione giovane e italiana, per quanto possibile. Suning invece prosegue la tradizione anche della famiglia Moratti e del club di una base straniera. Con Pioli i nerazzurri hanno ingranato la sesta, ma l’impressione è che comunque l’Inter non abbia un’anima ben definita. Difficile che si crei un ‘animus pugnandi‘, un senso di appartenenza con professionisti che per lo più non sentono così tanto la maglia, e che probabilmente partirebbero alla prima offerta sensibilmente superiore proveniente dalla Spagna o dall’Inghilterra.
Valore della rosa: 316 milioni Inter, 223 Milan
Anche qui le cifre sono palesi. Il valore della rosa dell’Inter è molto superiore a quello del Milan. Frutto degli investimenti degli ultimi 2 anni da un lato, e di uno stallo sul fronte opposto. Che in campo e in classifica la distanza sia ridotta, è un dato che non deve trarre in inganno. Perchè se i nerazzurri cederanno alcune pedine per poi rinforzare la difesa, punto nevralgico, in futuro il divario aumenterà sicuramente. E’ solo questione di tempo. Che poi alcuni giocatori siano stati ipervalutati come Kondogbia o Gabigol, o lo stesso Joao Mario, questo è un altro paio di maniche.
Età media: 27,4 Inter, 26,5 Milan
Il punto di differenza, solo 1 anno circa, testimonia della volontà più marcata nel Diavolo di dotarsi di elementi giovani. Meno costosi, più gestibili, da valorizzare e poi rivendere. Scelta forse economica principalmente, ma tutto sommato anche filosofica. La squadra rossonera si è dimostrata compatta e sicura, difficilmente ha mollato la presa anche in gare difficili. Il gruppo è restato unito e compatto sino ad ora.
Giocatori in prestito: 1 Inter, 4 Milan
Non consideriamo Jovetic in questi numeri, dato che è stato girato. Se Sainsbury siede tranquillamente sulla panchina di Pioli, Deulofeu, Mati, Pasalic e Ocampos sono titolari al momento nel Milan. Anche qui, Adriano Galliani deve sfoderare tutta la sua esperienza per gestire il momento di transizione societaria.