La sfida a colpi di tango argentino tra i due bomber Icardi e Higuain, entrambi leader e trascinatori a suon di gol di Inter e Milan, è uno dei tratti somatici principali di questo derby, chi dei due sarà decisivo porterà la sua squadra in trionfo

 

di ALESSANDRO DELL’ APA

 

Mancano ancora quattro giorni alle 20:30 di Domenica sera, ma l’ansia per il derby di Milano, sale sempre più. Tra le tante sfide nelle sfide, quella più attesa è sicuramente tra i due bomber: Mauro Icardi e Gonzalo Higiuan. Giocatori con storie e caratteristiche simili ma allo stesso tempo con molti aspetti differenti, i due sono i marcatori con più reti delle ultime 5 stagioni di Serie A ed hanno generato nella critica e nelle tifoserie, il dibattito su chi sia meglio dell’altro.

Per arrivare a questo, bisogna partire dai lati in comune, la nazionalità argentina per esempio, tuttavia però seppur connazionali  i due, non hanno mai giocato insieme , in quanto il nativo di Rosario  è sempre stato chiuso proprio dal Pipita, e solo ora col ritiro dalla nazionale, per dedicarsi solo ed esclusivamente al proprio club di quest’ultimo, può essere annoverato nella lista dei convocati. Oltre a questo, una similitudine importante tra i due è l’essere trascinatori indiscussi di Inter e Milan, leadership  sia dal punto di vista tecnico ma  anche dal punto di vista carismatico: il primo diventato da anni capitano, durante le ultime stagioni buie, è stato una delle poche gioie della tifoseria nerazzurra, con tante reti realizzate e la vittoria per ben due volte della classifica cannonieri (2104/15, 2017/18), il secondo invece arrivato quest’estate alla corte di Gattuso, sembra il “Messia” sceso in terra in aiuto dei compagni, in pochi mesi si è preso il Milan sulle spalle,  facendogli fare il salto di qualità a livello realizzativo e  contribuendo in maniera determinante al processo di crescita mentale dei rossoneri. Higuain al momento è sicuramente uno dei cinque  migliori centravanti al mondo, le esperienze a Madrid, Napoli e Torino, l’hanno consacrato, portandolo ad essere all’età di 31 anni un punto di riferimento offensivo perfetto.

In questo confronto un altro dato rilevante è il rapporto coi derby: altalenante per Icardi, a segno al debutto, tra l’altro il primo blucerchiato ed in Serie A, in quello della Lanterna,  ma spesso a digiuno in quello della  Madonnina, con anche un penalty fallito nel Gennaio 2016 ed a secco fino al Sabato di Pasqua del 2017. Eroe assoluto pero’  nell’ Ottobre scorso con una decisiva tripletta da urlo. Numeri migliori invece per Higuain, innanzitutto bestia nera dei cugini con 6 gol in 11 partite, inoltre per quanto riguarda le stracittadine, l’ex bianconero nei 16 precedenti, è uscito sconfitto una sola volta  contro l’Atletico Madrid in finale di Coppa del Rey nel 2013,  mentre le altre 15 è sempre stato vincitore o per lo meno imbattuto.

Se per molti tratti somatici dei due, si può discutere ce ne sono almeno tre che al momento rendono il Pipita nettamente superiore a Mauro ed anche il più accanito tifoso interista, sarà costretto ad ammetterlo: l’abitudine a giocare ad alti livelli ed al successo, il giocare per la squadra aiutando anche in fase di copertura e l’essere regista offensivo. L’interista tende solo a finalizzare,  il milanista oltre a quello, partecipa alla manovra, costruisce trame di gioco, alza il baricentro della sua squadra  e fa movimenti fondamentali per i compagni.

 

 

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