Prova opaca dei rossoneri che ieri non hanno mai impegnato Strakosha. Si deciderà tutto il 24 Aprile
DI DOMENICO VARANO
Alla fine del match di ieri sera, molti tifosi hanno tirato un sospiro di sollievo, perché a Roma il Milan ha giocato male, difendendo troppo e costruendo veramente poco o nulla. Le facce di Maldini e Leonardo in tribuna erano un programma. Il Milan ha perso nei primi minuti Frank Kessie, giocatore fondamentale per i meccanismi di centrocampo, ma ha soprattutto fatto tirare il fiato a Conti (che era in gran forma) e a Ricardo Rodriguez. Il resto lo ha fatto Suso, sbagliando tutte le giocate e non riuscendo mai a servire Piatek, troppo isolato e incapace di far male alla difesa laziale, tenuta su da un grande Francesco Acerbi. Al ritorno il Milan sarà diverso, giocherà per passare il turno e vincere davanti ai propri tifosi. Gattuso non ha nascosto la sua delusione per l’involuzione tecnica avuta a Roma ieri.
Per questo, contro il Sassuolo, serviranno due terzini in grado di spingere,e un Calhanoglou meno addormentato (ieri preoccupato per la salute del bimbo che sta per avere sua moglie). Tutto comprensibile, anche il turnover, ma forse nel finale una scintilla Cutrone l’avrebbe accesa, forse avrebbe messo in difficoltà i centrali laziali, che per tutto il match hanno tolto spazio a Piatek, spesso malmenato e poco tutelato da un arbitraggio all’inglese di Orsato. Ma questo era il Milan di ieri, per cui bisogna accettare il verdetto e fare i complimenti alla Lazio, capace di chiudere ogni fonte di gioco ai rossoneri. Contro il Sassuolo sarà match aperto, si giocherà per i 3 punti, per quel posto Champions che il Milan deve ottenere, per guardare al futuro, per poter investire. Tra poche ore sapremo che decisioni prenderà Gattuso, ma siamo certi che ricaricherà le pile dei suoi, e chiederà al Milan di vincere contro il Sassuolo, una squadra sicuramente in difficoltà, ma capace negli anni scorsi di dare grossi grattacapi ai rossoneri tra le mura amiche. Ai posteri l’ardua sentenza.