Torino-Milan, il noto opinionista televisivo: «Col Toro il Milan deve fare una partita “operaia”»

 

Di GIUSEPPE LIVRAGHI

 

Il Torino-Milan di domenica prossima (ore 20:30) consiste in uno snodo fondamentale sia per la stagione dei granata (che per la prima volta nella loro storia sono in corsa per la qualificazione alla Champions League così com’è attualmente strutturata) sia per quella dello stesso Milan, assente dall’ex Coppa dei Campioni dalla stagione 2013-’14.

Per avere un quadro della situazione dei rosso-neri abbiamo intervistato Marco Verdoliva, noto opinionista televisivo.

Marco, questo Torino-Milan è una sfida di grande importanza per i rosso-neri.

«Senza dubbio. Il Milan deve assolutamente conquistare l’accesso alla Champions League: sia per motivi di blasone (ne è assente addirittura dall’edizione 2013-’14, quando venne eliminato dall’Atletico Madrid) sia per motivi prettamente economici. Entrare in Champions porterebbe un introito di almeno 40/50 milioni di euro, che consentirebbero di rinforzare la rosa».

Il Milan è in corsa anche per la Coppa Italia, che mercoledì lo opporrà alla Lazio: l’impegno coi laziali può pesare sul successivo incontro di Torino?

«Potrebbe avere un effetto psicologico, più che fisico: in caso di passaggio del turno al cospetto dei capitolini, il Milan si presenterebbe al “Grande Torino” con grande entusiasmo, poiché qualificato per una finale. Di Coppa Italia, certo, ma pur sempre una finale».

Ad un certo punto pareva che il Milan fosse avviato verso una tranquilla qualificazione in Champions League, poi la sconfitta nel derby lo ha un po’ placato.

«I numeri parlano chiaro. Però bisogna dire che il Milan ha avuto parecchi infortuni, che hanno effettivamente inciso. Fondamentale sarà il recupero di Lucas Paquetá».

Il Milan, una volta presenza quasi fissa della Champions League, se la vedrà con un Toro che vuole accedere per la prima volta all’ex Coppa dei Campioni: l’unica esperienza dei granata in quella Coppa risale al 1976-’77, quando la competizione non era ancora strutturata così come lo è attualmente…

«Il Milan si deve presentare a Torino con l’intento di vincere, certo, ma senza sottovalutare il Toro: farlo sarebbe un grave errore. Il Torino magari non sarà una formazione con un gioco bello a vedersi, ma è un undici solido e ostico, guidato da un tecnico bravo a “leggere” la partita. In pratica, il Milan dovrà disputare una partita “operaia”, badando al sodo, senza troppi fronzoli e senza “guardarsi allo specchio”. Credo che quella di domenica sarà una partita tattica, perché la posta in palio è molto alta: per quanto riguarda il Milan, credo davvero che molto dipenderà dal risultato della gara di Coppa del precedente mercoledì».

 

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