Il cigno di Utrecht arriva a 60 candeline, l’attaccante piu’ elegante nella storia del calcio!!

Il 17 agosto 1995, nella sala trofei di Milanello con una breve conferenza stampa, il Cigno di Utrecht pose fine alla sua carriera, con una frase struggente: “E’ stata davvero una bella vita, far parte del Milan è veramente bello” una frase del suo ultimo discorso da rossonero.
Il giorno dopo in un San Siro, stracolmo per l’ultimo saluto (calcistico) di Marco Van Basten che in lacrime con una camicia rosa e una giacca di renna fece l’ultimo giro di campo.
Si definiva una giocatore normale, che ogni tanto faceva cosa eccezionali, come il gol con il Real al Santiago Bernabeu con una torsione impossibile per tutti, ma non per lui, oppure quel gol capolavoro al portiere dell’Urss nella finale dell’europeo 1988, senza dimenticare la rovesciata al Goteborg.
In rossonero: 201 presenze 125 reti, tre palloni d’oro e dodici trofei vinti in sette anni, l’unico avversario che lo ha sconfitto è stata quella maledetta cartilagine della caviglia che non ricresceva. Purtroppo si fidò dei medici olandesi, tanto da far dire al medico sociale del Milan dell’epoca Rudy Tavana, quella maledetta caviglia è stata il mio cruccio.
“E’ stato il giocatore più elegante che ho visto in vita mia……se Dio ha deciso di non farlo più giocare vuol dire che non vuole più che ci siano gol belli”.
Così diceva di lui il piu’ grande calciatore (compianto) di tutti tempi alias Diego Armando Maradona.
Purtroppo si è fermato nella finale di Monaco di Baviera con il Marsiglia a soli 28 anni, chissà cosa avrebbe fatto con Sheva, ma lui è stato un Supereroe umano.

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