Secondo ko in due giorni per il Milan, che chiude la classifica dell’Audi Cup come fanalino di coda ed il campionato non è mai stato così vicino
E’ indubbio, qualcosa non gira. Le amichevoli estive lasciano sempre il tempo che trovano: il gruppo è nuovo, l’allenatore sta provando nuovi schemi e sta testando i nuovi giocatori appena sbarcati a Milanello. Eppure la sensazione che qualcosa non giri come dovrebbe la si prova subito appena il Milan scende in campo. Mentre con il Bayern Monaco la differenza è stata quasi abissale, oggi contro gli Spurs si è visto un Milan più combattivo e meno rinunciatario. Ma ancora non basta. Per osservare i primi timidi tentativi verso la porta degli inglesi, si è dovuto aspettare quasi il 15′ del primo tempo e pochi altri spunti sono arrivati nella prima frazione di gioco. Solo verso il finale della prima metà, il Milan è riuscito a concretizzare qualche azione e nel secondo tempo, finalmente, anche se solo nel primo quarto d’ora, si è visto uscire un Milan più organizzato. Ancora una volta lo diciamo, così non può bastare.
Gli aspetti positivi di questi match di agosto, sono racchiusi nelle piacevoli scoperte di giocatori come Calabria, futuro titolare imprescindibile, e Suso, che si è messo in mostra con qualche spunto interessante. La sensazione è che il mercato dovrà ancora fare dei passi in avanti, se vogliamo che il Milan torni a lottare per le posizioni che gli competono. Certo, battersi con le big d’Europa non è una prova facile, ma dopo la sfida contro il Real Madrid, le speranze di vedere un Milan diverso e più grintoso, si erano concretizzate sul serio. Invece, ancora confusione e molti errori, tutti quei retropassaggi al portiere non piacciono nemmeno a Mihajlovic che si è fatto sentire più volte durante la partita di oggi. Osservando la squadra rossonera stasera, è indubbio come al Milan manchi un pezzo da novanta a centrocampo che sappia costruire l’azione e lanciare il gioco delle punte. Sarebbe troppo scontato lamentarsi degli attaccanti quando, obiettivamente, sono poche le palle che arrivano davanti.
Mancano 25 giorni alla chiusura del mercato. 25 giorni per concentrarsi a capire cosa manca e per concretizzare degli acquisti chiudendo il parco giocatori con una rosa competitiva e vincente. La stagione sta per cominciare e il calendario non è dei più favorevoli. Tra poche settimane il Milan incontra un’agguerrita e rinforzata Fiorentina.
A Firenze. E’ tempo di suonare la sveglia, per non partire ancora una volta, ancora quest’anno, alla rincorsa delle antagoniste davanti.
Valentina Bergero