Mino Raiola sta cercando di aprire un canale preferenziale con il Real Madrid. Donnarumma è il suo pezzo pregiato, ma il Milan non può rompere totalmente.
Che Mino Raiola fosse un agente scaltro e spregiudicato, era cosa evidente da anni, ma per ottenere la gestione di determinati campioni, o sei scaltro, altrimenti gli altri ti sorpassano. Raiola lo sa e ha dimostrato al Milan che certi rapporti vanno coltivati nel tempo. I rossoneri tra l’altro, con Raiola dovranno comunque sedersi ancora, perchè gestisce gli interessi di Giacomo Bonaventura e Ignazio Abate.
Al Milan non conviene rompere definitivamente con Raiola, scuderia cara che però spesso porta cavalli di razza. Perdere Abate non produrrebbe effetti negativi, ma l’importanza di Bonaventura è riconosciuta da tutti. Tanto vale ricucire lo strappo con il procuratore e mandare Donnarumma altrove, incamerando risorse da reinvestire sul mercato. Meglio venderlo all’estero che ritrovarselo in Italia, alla Juventus, ripetendo cosí una operazione alla Pirlo.
Il Milan non può farsi distrarre da sterili polemiche, ma deve lavorar sodo per allestire un organico in grado di accedere senza problemi ai gironi di Europa League. La società ha risorse per rinforzare l’organico, ma anche per sostituire Donnarumma. Quando Kakà lasciò il Milan per andare al Real, tutti erano convinti che il brasiliano avrebbe fatto faville. Non fu cosí. Kakà iniziò il suo declino, sancito da titoli irridenti sui principali quotidiani spagnoli. Il Milan è una famiglia, ti coccola e ti rende importante, il Real no. Al Real sei uno qualunque, devi sgomitare per conquistare la fiducia dei tifosi, gente dal palato raffinato, che di sicuro non perdoneranno nulla a Gigio. Buona fortuna Gigio, nonostante tutto. Chi ha visto passare campioni del calibro di Shevchenko e Maldini, non può certo preoccuparsi per un addio di un talentuoso portiere 18enne mal consigliato.