di DOMENICO VARANO

 

Riportiamo di seguito le dichiarazioni rilasciate da Rino Gattuso in conferenza stampa, alla vigilia di Milan-Benevento:

 

Sull’Europa League:Penso che il Milan debba arrivare sesto per evitare i preliminari. Dobbiamo stare attenti all’Atalanta, ma non solo. Dobbiamo giocarla come se fosse una finale, voglio una squadra con furore. Per il Milan è fondamentale l’Europa League, secondo me è molto meglio arrivare sesti che settimi. Altrimenti devi iniziare ai primi di luglio, hai due turni in più. Per la storia del club e per i giocatori è importante giocare in Europa”.

Poi sulla società:Noi pensiamo sempre a lavorare sul campo, non ci interessano le questioni societarie. Posso dirvi da milanista che non ci manca nulla. Qui nessuno muore di fame”.

Sul mercato:A livello strutturale non ci manca nulla. Arriveranno tre o quattro innesti e cercheremo di migliorare la rosa, ma senza venderne tre o quattro. Mandzukic? Mi piace, ma a me piace anche Ronaldo. Fosse per me prenderei Pogba e gli altri tre più forti, ma di queste cose se ne occupano i dirigenti, Fassone e Mirabelli e vedremo cosa succederà. Mi piacerebbero giocatori che mi danno più possibilità in molti ruoli”.

Sulla formazione:Abbiamo delle idee, ma penso che questa squadra non possa ancora scendere in campo con le due punte. Voi mi chiedete sempre degli attaccanti, ma non dite che nella mia squadra segnano tutti. Cutrone esterno? Vediamo ma non esterno. Locatelli e Jack assieme? Possibile. Hakan non sta bene, spero di recuperarlo ma ha una leggera infiammazione al tendine rotuleo, devo anche verificare le condizioni di Calabria, non posso rischiarlo”.

Sul match pareggiato Torino:A Torino il Milan ha costruito poco, non dobbiamo arretrare e dar campo agli avversari. Con il Benevento voglio un Milan che gioca a calcio e che non si accontenti. Dobbiamo essere attenti e affrontare il match con il piglio giusto, perchè dopo un mese bisogna conquistare i tre punti”.

Su De Zerbi: “E’ un ragazzo con grandissime idee, è preparato e gioca un calcio propositivo, mi piace molto. In Italia in questo momento ci sono allenatori bravi, soprattutto in serie A. Quando io vedo un mio collega vado sempre alla ricerca di qualcosa da portargli via. Qui ci sono tanti allenatori bravi con buone idee e preparati a livello tattico”

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