Maurizio Pistocchi, noto giornalista Mediaset, ha parlato in esclusiva alla redazione di MilanCafè24 di Antonio Conte e di tutti i temi più caldi in casa Milan

Pistocchi, si parla di Conte per la panchina del Milan a partire da giugno prossimo: lei cosa ne pensa?
Io credo che Conte sia un ottimo allenatore, ma con un’idea di calcio molto italiano, simile a quello di Gasperini e di Mazzarri. Parlo quindi di una fase difensiva molto importante e di caratteristiche di spiccato agonismo. Secondo me però il Milan che ha sempre abituato i suoi tifosi a ‘caviale e champagne’, mostrando un gioco offensivo unito alla classe dei suoi grandissimi campioni ( a partire dal trio olandese Gullit, Rijkaard e Van Basten) avrebbe bisogno di altro. Conte ha avuto spesso scontri con i campioni in spogliatoio e i rossoneri -dal mio punto di vista- devono tornare a cercare proprio questi grandi giocatori. Con il Real Madrid era praticamente fatta per Conte, ma poi c’è stata l’intervista del capitano Sergio Ramos che ha detto che ‘il rispetto bisogna guadagnarselo’… Probabilmente gli spagnoli del Chelsea cioè Morata e Diego Costa, non devono avere dato ottime referenze in questo senso sul tecnico italiano. Io per il Milan vedrai piuttosto allenatori come Ancelotti oppure De Zerbi o Ballardini, che danno alle proprie squadre un’idea, una fisionomia di gioco ben precisa. Se guardiamo all’estero, potrebbe esserci anche l’opportunità Lopetegui, che al Real Madrid tra pali e sfortuna ha avuto un’annata post mondiale certamente non facile.
Il Milan è stato molto vicino a Maurizio Sarri. Forse Berlusconi non era convinto da un punto di vista della comunicazione e dello stile?
Non è un mistero che Sarri sia stato bloccato dal Milan per circa un anno, ed era il preferito da Adriano Galliani. Sull’argomento Sarri Berlusconi è stato influenzato da pareri esterni al mondo del calcio.
Si parla di Ibrahimovic e Pato: potrebbero essere rinforzi importanti a gennaio?
Sinceramente la MLS è paragonabile alla nostra Serie B, così come il campionato cinese non mi pare sfidante. Io andrei a cercare sul mercato giocatori più pronti e allenati ai nostri ritmi. A centrocampo, senza andare su profili irraggiungibili per costi come Barella che segnalai già 4 anni orsono, ci sono elementi ottimi nel nostro torneo come Baselli, Fofana e Bennacer. Sento parlare di Rodrigo Caio ma pensando a lui mi viene in mente il motto ‘difensore scivoloso difensore pericoloso’… Con Ariedo Braida  parlai anni fa di Thiago Silva,  ma  il centrale brasiliano  era di un altro livello:  si vedeva subito  quale potesse essere il suo potenziale. Per quanto riguarda Paqueta’ invece lo segnalai quasi un anno fa a Massimiliano Mirabelli: è un giocatore di grande fisicità, è pronto per la Serie A e può ricoprire diversi ruoli dal centrocampo sino all’attacco. Paqueta’ è dotato di grande tecnica e molto duttile, davvero un ottimo acquisto.
Come vede il Milan di Gattuso?
Mah, devo dire che non ci sono stati grandi progressi nel gioco anche nelle ultime partite. Se guardiamo i numeri i rossoneri sono sesti come attacco e undicesimi come difesa per gol realizzati e incassati. Dopo 12 gare possiamo fare  un bilancio. Da questo punto di vista bisogna fare di più, anche se bisogna riconoscere che c’è davvero tanta sfortuna negli infortuni di giocatori italiani in rosa. Non ho apprezzato i cambi di modulo di Gattuso nelle ultime gare, e in particolare il passaggio con il Genoa al 3-5-2 per poi terminare la gara col 4-4-2. Non parliamo poi del derby con l’Inter dove i cambi di Laxalt e Borini mi sono sembrati inopportuni. Laxalt può fare il quinto di difesa oppure il quarto esterno a centrocampo, ma la sua fase difensiva lascia a desiderare. Lui deve gestire  molto meglio certe situazioni, ma  questo non rientra nelle sue caratteristiche. Lo stesso Donnarumma sul gol ha commesso forse un errore, dovuto a un posizionamento troppo vicino al primo palo che lo ha costretto a ribattere a centro area il cross diagonale di Cancelo, da cui è venuto il gol in tap-in di Cristiano Ronaldo. Le note positive vengono a centrocampo dalle prestazioni di Bakayoko e di Kessie. Possiamo evidenziare anche dei miglioramenti nella compattezza in campo del Diavolo. Io non prescinderei mai dall’apporto di Patrick Cutrone che con i suoi movimenti e con la sua vitalità, uniti a un buon fisico, si integra molto bene con Higuain e vede anche la porta. Il Pipita infatti ama anche venire incontro per distribuire il gioco ai compagni e il 4-4-2 mi sembra il modulo giusto per i rossoneri in questo momento.

Vista l’emergenza infortuni a centrocampo Gattuso potrebbe rispolverare Montolivo?

Assolutamente sì. Mi sono sembrate eccessive le critiche a Montolivo che è un elemento dotato di grande intelligenza calcistica e di buona tecnica. Non è mai stato un fulmine di guerra -sin da quando militava nella Fiorentina- ma potrebbe essere una pedina utile nello scacchiere rossonero in questa fase della stagione.
Donnarumma sembra sempre incerto in porta: cosa gli sta accadendo?

Anche un grandissimo portiere come Gigi Buffon ha avuto alla Juventus delle difficoltà in alcune annate, da cui però si è ripreso alla grande. A mio avviso Donnarumma è stato investito di troppe responsabilità in un’età così giovane, ed è normale che senta il peso del suo ingaggio. D’altro canto si trattava di un’opportunità troppo grande per tutta la sua famiglia e per il suo procuratore. Io mi concentrerei piuttosto negli allenamenti a migliorare quelle che sono le carenze tecniche di Donnarumma, che comunque rimane un portiere di grandissimo prospetto e potenzialità.

Si ringrazia Maurizio Pistocchi per la cortese disponibilità.
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