Dopo il grave errore di Fabbri, quest’oggi Leonardo, Gattuso è Romagnoli si incontreranno con il designatore Rizzoli per un chiarimento…
di PIETRO ANDRIGO
Non si placa l’ira del Milan, nonostante siano passate più di 24 ore, rispetto ai gravi torti subiti nella partita contro la Juventus. I due rigori non concessi nell’arco della partita di Torino sono stati le classiche gocce che hanno fatto traboccare un vaso ricolmo di altre ingiustizie come per esempio il rigore negato a Piatek a Genova per la scivolata di Murru nel recupero oppure quello non assegnato a Suso all’Olimpico contro la Roma per la spinta di Kolarov. In questo campionato, tra le altre cose, sono solo due i rigori concessi ai rossoneri, nessuno in Serie A ne ha avuti di meno.
Ai danni subiti, tuttavia, arriva una gratificazione che in fin dei conti da un po’ di beffa: la dirigenza arbitrale, infatti, ha riconosciuto gli errori di Fabbri, giudicandoli entrambi come gravi sviste del fischietto di Ravenna. In particolare, Rizzoli ha detestato la decisione di non assegnare il rigore alla formazione di Gattuso per il tocco con la mano in area di Alex Sandro, nonostante abbia rivisto l’episodio al Var.
Come conseguenza dei gravi errori, Fabbri non verrà impiegato per qualche gara e non arbitrerà più i rossoneri fino a fine stagione. Questa mattina, in particolare, è all’ordine del giorno una riunione tra la dirigenza arbitrale e la società di via Aldo rossi per un confronto tra le parti, con la commissione arbitrale che ammetterà i suoi errori e proverà a spiegarlo. Una gratificazione parziale, inevitabile e che il Milan avrebbe preferito evitare, avendo invece giustizia sul campo con la concessione dei due rigori.