Ecco le prime parole del nuovo Mister rossonero. Pioli arriva al Milan con entusiasmo e ottimismo, pronto per raggiungere la Champions
di SARA PELLEGRINO
Stefano Pioli è il nuovo allenatore del Milan. Poco fa si è conclusa la sua prima conferenza stampa e quest’oggi guiderà il suo primo allenamento con i ragazzi. Nonostante le critiche ricevute ed il suo passato poco brillanti, il Mister sembra pronto a rimettersi in gioco volendo raggiungere uno degli obiettivi prefissati: la Champions. Ma per questo…bisogna impegnarsi costruendo una squadra compatta e che abbia grinta da vendere!
Le sue prime parole nella squadra rossonera ed il suo SLOGAN ” Arrivo qui con entusiasmo e passione. Sono convinto che possiamo fare un grande lavoro . Da ogni esperienza si impara sempre qualcosa. Possiamo fare bene, solo con il lavoro e qualche sacrificio si possono raccogliere risultati positivi. In passato forse ho mollato in qualche occasione, ma adesso non capiterà più”. Sono molto esigente, ma dò importanza anche ai rapporti personali. Il mio slogan è VINCERE. Dobbiamo lavorare su diverse cose. Nei prossimi giorni guarderò più le partite del Lecce che quelle del Milan. Dobbiamo avere la consapevolezza che siamo il Milan, non dobbiamo avere ansia, ma trasformare tutto ciò in qualcosa di positivo”.
I suoi pareri riguardo ad alcuni giocatori del Milan “Leao ha un grande potenziale, potenziale chedeve essere sfruttato. Tutti si devono sentire coinvolti. Suso è un giocatore di qualità indiscutibile, bisogna fargli giocare tanti uno contro uno. Può fare molto bene. Piatek è molto efficace dentro l’area, poi come ogni attaccante è condizionato dal resto dell’area. E’ un bomber ma ci sono anche tanti altri giocatori che possono fare gol. Paquetà è una mezzala di qualità e di quantità. Mi piace spostare i giocatori durante la gara, può giocare anche tra le linee. Ha diversi gol nelle gambe, è bravo ad inserirsi”.
Cosa gli piace del Milan “Ci sono giocatori che possono risolvere le partite. Possiamo mettere in mostra un gioco intraprendente. C’è grande concorrenza, le altre squadre sono ben preparate, ma dobbiamo avere coraggio e insieme dobbiamo mettere qualcosa in più per far risaltare le nostre qualità”.
Il suo obiettivo von il Milan“Dobbiamo lottare per aggiudicarci la Champions”.
Su cosa il Milan deve cambiare“Ho visto tutte le partite del Milan, anche se sono stato contattato dal club solo lunedì sera. Devo conoscere i giocatori, sono molto esigente con loro e con me stesso. Non sopporto la superficialità e la poca ambizione. Dobbiamo dare il massimo per ottenere grandi risultati. Subentro a 31 partite dalla fine quindi c’è tempo per lavorare e fare bene. Il tempo non deve essere il nostro nemico, ma il nostro alleato”.
E’ stato definito un Potenziatore “Io mi adatto ai miei giocatori. Devono migliorarli individualmente per farli crescere anche come collettivo. Ci sono tutte le condizioni per fare bene, compreso l’appoggio della società. I tifosi sono esigenti, è giusto che sia così, dobbiamo essere all’altezza”.
Come si sente Sono ottimista, lotteremo per il Milan. Devono essere convinti anche i giocatori. Bisogna tenere duro nei momenti difficili, lavorare con intensità, per diventare una squadra coesa il prima possibile”.
La sua fede interista ’’ll passato è passato, ero un ragazzino, ora sono un adulto, un professionista che ha grande voglia di fare bene”.
Pensa che ci sia qualcosa del lavoro di Giampaolo che si può tenere?
“E’ difficile dirlo. Giampaolo è un bravo allenatore, ma è diverso da me. Io dovrò essere bravo a far arrivare il prima possibile alla squadra le mie idee. Partiamo da un buon livello e ci sono ragazzi di valore. Marco ha lavorato bene. Vorrei far giocare un calcio che i ragazzi abbiamo il piacere di giocare. “.
Riguardo alle proteste dei tifosi “Ho rispetto per i tifosi e loro hanno diritto di critica, ma questo è uno stimolo ulteriore. Ci sarà da lavorare sia sulla testa dei giocatori che sulla disposizione in campo, saranno dieci giorni importanti e cercherò di sfruttare qualsiasi istante”.