Duello a colpi di dichiarazioni a distanza tra Paolo Maldini e Ralf Rangnick

Paolo Maldini sarebbe un perfetto team manager per il Milan e un validissimo rappresentante del club in sede Europea. A nostro avviso, come per sua stessa ammissione, avere come suo primo incarico fuori dal terreno di gioco la responsabilità di tutta l’area sportiva rossonera è un compito oggi troppo gravoso per lui. Infatti Paolo si è circondato di altre figure come Boban. Un conto è guidare in campo la difesa del Diavolo, un altro è avere a che fare con procuratori e dirigenti di altre società nella giungla del calciomercato. Perché nel primo caso servono i piedi buoni e un gran fisico, mentre nel secondo la malizia e la chiacchiera di trame intessute e immaginate.

Ralf Rangnick invece è un professionista che ha una intera carriera nel ruolo di direttore sportivo e tecnico in diversi Club. I suoi risultati, i suoi numeri in Bundesliga, parlano di miglioramenti significativi in classifica, di qualificazione nelle coppe, di plusvalenze nella compravendita di giocatori avendo lanciato giovani del calibro di Mane’, Haaland, Upamecano e Werner. Il tedesco arriva quindi a Milanello come coronamento del suo percorso, che curiosamente iniziava a decollare parecchi anni fa ammirando proprio gli allenamenti del mitico Arrigo Sacchi col suo grande Milan. Tra le prime richieste che filtrano di Rangnick, c’è quella di avere totale controllo e responsabilità dell’area sportiva: evidentemente perché si sente sicuro, forte nella gestione, al contrario del più in erba Maldini.

Ecco perché in conclusione, ci sentiamo di sposare la scelta di Elliott per la prossima stagione del Milan, e di stare oggi in minoranza…

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