Dopo i due pareggi consecutivi contro Napoli e Roma, è arrivata l’ora di fare bottino pieno. A San Siro contro il Cagliari, un unico imperativo: vincere
di ALESSANDRO DELL’APA
Dopo un ottimo avvio di 2019 con la semifinale di coppa Italia raggiunta ed il quarto posto conquistato, il Milan affronterà Domenica sera a San Siro il Cagliari.
Sfida da prendere con le molle, in quanto i rossoneri spesso in questa stagione dopo grandi prestazioni con le squadre più blasonate, hanno steccato con le piccole.
Cavalcare l’onda dell’autostima dopo le gare contro Napoli e Roma è la parola d’ordine.
Il mercato di Gennaio con la qualità di Paqueta’ e la determinazione di Piatek ha portato innesti di primo livello, inoltre l’aver estirpato i rami secchi e tolto chi non credeva nel gruppo (Higuain), ha dato una ventata di positività all’ambiente.
Anche dall’infermeria arrivano buone notizie, con ogni probabilità Biglia sarà convocato e presto rientreranno anche Zapata e Caldara, preoccupano però l’involuzione negativa di Suso e la crisi di lunga data di Hakan Calhanoglu.
Il primo dopo aver tirato la carretta fino a Dicembre sta accusando problemi al pube, il secondo invece inspiegabilmente è la copia sbiadita del giocatore che tanto ha impressionato la scorsa stagione.
Le certezze al momento sono 4: Donnarumma, Romagnoli, Bakayoko e Piatek, uno scheletro di tutto rispetto, al quale aggiungendo una volta recuperati Conti e Caldara, con la probabile esplosione di Paqueta’, si parte da una base di 7 calciatori per i prossimi lustri, senza dimenticare Kessie’, Calabria e Cutrone, tutti under 25, sintomo di una parvenza di progetto.
A proposito di Gigio, è ora di ricredersi e scusarsi perché sta dimostrando coi fatti che non bisogna dare giudizi affrettati, diventando l’esempio lampante della banalità del tifoso medio, come si fa a mettere in discussione colui che a soli 19 anni è il portiere titolare del Milan e della nazionale con ottimi profitti?