Pubblico delle grandi occasioni per il Torino-Milan di domenica
Di GIUSEPPE LIVRAGHI
Definirla “partita della vita” è un’iperbole, ma il Torino-Milan di domenica sera (ore 20:30) è sicuramente l’incontro più importate della recente storia granata.
Di certo, per il Torino è il match più rilevante dell’ultimo quarto di secolo (abbondante), visto che per trovare una partita di tale “peso” bisogna andare indietro nel tempo fino al 1993, per la precisione al 19 giugno 1993, quando i granata, perdendo per 2-5 la finale di ritorno con la Roma, conquistarono la Coppa Italia grazie al perentorio 3-0 maturato nella gara d’andata in Piemonte.
La parte granata (che è la maggioranza) della città sabauda è in fermento: per la gara col Milan si è già raggiunto il tutto esaurito sia in Curva Maratona (base del tifo più caloroso) sia in Curva Primavera, mentre sono ancora disponibili (pochi) biglietti dei Distinti e della Tribuna, quindi è più che ovvio prevedere il tutto esaurito (sicuramente ci sarà il pubblico delle grandi occasioni).
Il Toro “plasmato” da Walter Mazzarri non è magari un undici bello a vedersi, ma certamente molto difficile da affrontare, soprattutto se sostenuto dal calore di un pubblico che sogna un traguardo che, da quando la Champions League è strutturata così com’è attualmente, i granata non hanno mai raggiunto, né avvicinato.
L’ultima esperienza del Torino nella “Coppa dalle grandi orecchie” risale, infatti, alla stagione 1976-’77.
Quindi, il Milan dovrà vedersela anche con la voglia di grande calcio dell’ambiente granata, rimasto tagliato fuori dal “gotha” pedatorio per tanto tempo.