Milano e Parma distano 124 km, nei quali si sono incrociati parecchi destini

DI MATTEO ANOBILE

Le storie e gli intrecci fra Milan e Parma si sono spesso incrociati, la cotoletta alla milanese e il culatello si sono trovati nello stesso piatto.

Come dimenticare nel 1987, quando ARRIGO SACCHI con il suo Parma estromise il Milan dalla Coppa Italia. Berlusconi rimase folgorato dal suo calcio, fatto di intensità e pressing e lo portò a Milano. Sacchi si volle con sè: MUSSI, BIANCHI e BORTOLAZZI.
CARLO ANCELOTTI, cresciuto nella provincia e nelle giovanili del Parma, divenne poi una colonna dei rossoneri a centrocampo.
Da allenatore esplose proprio nella città emiliana, con il Milan vinse l’inverosimile. Anche NEVIO SCALA, giocò con il diavolo poi costruì il grande Parma capace di vincere la Coppa delle Coppe nel 1993.

Non vanno dimenticati tre grandi attaccanti, PIPPO INZAGHI che Scala fece esordire in serie A, con i gialloblù fece il primo gol europeo. ALBERTO GILARDINO che dopo tre stagioni ricche di gol, attirò le attenzioni del Milan.
Infine HERNAN CRESPO, in Emilia divenne il giocatore del secolo al Parma, in rossonero lasciò uno splendido ricordo e tante lacrime in una maledetta notte.

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