Uno scudetto per molti inaspettato, ma a Milanello avevano capito che la continuità avrebbe portato al traguardo
di Matteo Anobile
Se aprireste Google e inserireste il termine resilienza, vi imbattereste in diverse definizioni che vanno dal campo fisico, ossia la capacità del materiale di assorbire un urto senza rompersi, a quello psicologico che evoca la risalita dopo periodi nefasti. Il 19° scudetto rossonero ha un accezione con questo termine (forse inflazionato nel gergo comune)ma viste le rovinose cadute prima di conquistare il titolo, calza a pennello. Senza partire dagli albori le numerose prove superate quest’anno certificano la veridicità del termine.
Le partenze (a zero) di Donnarumma e Calhanoglu, sembravano l’inizio del declino, ma la lungimiranza della scelta di Maignant hanno fatto ricredere i piu’ scettici per la bravura di Mike.
Gli infortuni, la ripetitività che ha fermato i giocatori da settembre a febbraio sembrava un ecatombe senza fine, la perdita del suo leader (rottura del crociato) Kjaer ne è l’esempio lampante.
Per non dimenticare le sviste arbitrali e i nuovi regolamenti creati ad hoc per il Milan, il fuorigioco geografico di Kessie con il Napoli, la frittata (involontaria) comminata dall’arbitro Serra in Milan-Spezia, il gol di mano di Udogie in Milan-Udinese e i rigori “non visti?” contro Torino e Bologna, sebbene ci fosse il var.
Pioli è stato un abile terapeuta che ha tranquillizzato i suoi ragazzi, senza isterismi o caccia alle streghe.
Qui è entrata in gioco la RESILIENZA, l’infortunio di Kjear ha lanciato un superbo Kalulu, l’operazione alla mano di Maignant, ha permesso a Tatarusanu di essere protagonista nel derby di andata, neutralizzando il rigore a Lautaro, Florenzi ha sostituito degnamente Calabria, fra Dicembre e Febbraio.
Infine Giroud si è caricato il Milan sulle spalle assieme a Leao, quest’ultimo è stato eletto il miglior giocatore del campionato, passando da anatroccolo a cigno.
La RESILIENZA ha pagato e grazie alla tenacia ha portato un bellissimo scudetto, il diciannovesimo!