Un Milan double-face vince 3-1 in superiorità numerica, grazie a Pulisic e doppietta di Reinders
Vittoria doveva essere e vittoria è stata, non senza soffrire ma riavvolgiamo il nastro, Fonseca presenta: Tomori al posto di Pavlovic, Loftus al posto Chukwueze e Leao per Okafor.
L’inizio è un incubo, nei primi otto minuti, tre occasioni in serie per i belgi, culminati con una traversa, al 28′ Pulisic testa i riflessi di Mignolet su imbeccata di Leao.
Il Bruges continua ad attaccare e ancora Maignan pochi minuti dopo salva la baracca, con il piede. Al 34′ un corner malefico di Pulisic finisce in rete, grazie a un velo dell’eroe del derby alias Matteo Gabbia.
Prima della fine del primo tempo, Onyedika si fa cacciare per un fallo tanto violento, quanto involontario sulla caviglia di Reijnders, si va a bere il tè in vantaggio, di un gol e di un uomo.
Nella ripresa al 51′ Sabbè entrato da poco pareggia i conti, grazie a un assist a rimorchio e con un diagonale rasoterra, la piazza nell’angolino, dove ne Batman, ne Maignan possono fare nulla.
Fonseca sfruttando l’uomo in più va a trazione super anteriore, dentro Chuckweze e Okafor per Leao e Pulisic, nemmeno sessanta secondi e lo svizzero si mangia la fascia sinistra come fosse cioccolato e mette in mezzo per Reijnders che rasoterra fa 2-1, al 61′ il diavolo torna sopra di uno.
Passano dieci minuti e c’è il replay dell’azione precedente, Chuckweze fa l’Okafor e una pennellata di Rejinders fa il 3-1.
Al 75′ entrano Musah e Camarda per Fofanà e Morata, all’ 87′ dagli sviluppi di un corner, Camarda scrive la storia, segnando a 16 anni in Champions con un perentorio colpo di testa, purtroppo è stato scritto con la penna cancellabile e il Var per un fuorigioco lo annulla, uno sfregio alla storia per pochi millimetri.
Ma alla fine 3 punti e 3 gol, Milan batte Bruges 3-1!