Il termine Milanismo significa avere il MILAN nel cuore e nelle vene, Zvone ha sempre trasudato milanismo, lasciando la Fifa per ritornare a casa, compie 58 anni.

Nato a Imotsiki in Croazia l’8 ottobre 1968 cresciuto nella Dinamo Zagabria, arrivò al Milan nel 1991, per questione numerica gli stranieri non potevano essere più di tre, così venne girato al Bari l’anno successivo tornò a Milano e vi restò fino al 2001.
Con il diavolo collezionò 251 presenze con 30 gol, vinse nove trofei, il suo apice fu lo scudetto del 1999 quando il Milan venne etichettato come quello di Boban.

Il fantasista croato fu divisivo, creò (involontariamente) la scissione tra Berlusconi e Zaccheroni, poiché il Presidente sosteneva che il merito della vittoria fosse merito suo, in quanto l’artefice della nuova posizione in campo del 10 arrivò grazie a un intuizione presidenziale. Il mister non era molto per la quale ed ebbero inizio delle frizioni che poi portarono alla rottura.
Il “bobanismo” era un sinonimo di eleganza, la palla non veniva toccata da Boban ma accarezzata, i suoi assist erano spesso ferali per le difese avversarie.

Uomo di cultura e sapienza, all’Università di Zagabria ha conseguito una laurea in storia, lui che ha contribuito a scrivere quella rossonera.

Autore: M.An

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