Il brasiliano si presenta: “Pato mi ha detto che questo è un grande club, ed è convinto che farò molto bene in Italia. Lucescu come un padre. Contro il Nordsjaelland non mi accorsi di nulla”

Il nuovo attaccante del Milan, Luiz Adriano, si presenta ai tifosi rossoneri con un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport‘: “Si lavora con maggiore intensità rispetto allo Shakhtar – ha ammesso il brasiliano -. I compagni stanno facilitando il mio inserimento, in particolare i brasiliano Alex e Rodrigo Ely. Anche i membri dello staff mi parlano lentamente per farsi capire. Con Bacca stiamo cercando la formula migliore, non ci sono problemi. Contro l’Inter sono tornato un po’ più indietro perché la partita lo richiedeva. Berlusconi? Mi ha trasmesso fiducia e serenità, non solo a me, ma a tutto il gruppo”.

Luiz Adriano ha poi parlato di Pato, insieme campioni del mondo con l’Internacional di Porto Alegre nel 2006: “Ho parlato con lui prima di imbarcarmi da San Paolo. Mi ha detto ce il Milan è un grande club, ed è convinto che farò molto bene in Italia. Mi ha spiegato un po’ di cose, la mia e la sua carriera hanno svoltato nel 2006 con la conquista del Mondiale per club”.

“Presidente e allenatore dello Shakhtar non volevano vendermi, c’era un gruppo di giocatori cresciuto insieme, tra cui molti brasiliani. Non era semplice lasciare Donetsk – ha proseguito il brasiliano -. Lucescu per me è stato un secondo padre. Il primo anno faticavo ad ambientarmi, non sopportavo freddo e solitudine. Lui mi parlava a lungo, mi rasserenava. La guerra? Ci ha solo sfiorati. Io e la mia famiglia non abbiamo avuto paura, i combattimenti più duri erano in altre città. La notte più bella della mia carriera è sicuramente la cinquina al Bate in Champions, ricordo ancora quella partita e quelle emozioni, segnai altri tre gol al Bate al ritorno”.

Luiz Adriano chiarisce il gol al Nordsjaelland: “Segnai senza essermi accordo che avrei dovuto restituire il pallone agli avversari. Ero girato dall’altra parte, non avevo visto cosa era accaduto. Chiesi scusa, ma mi squalificarono per un turno senza poi poter sfidare la Juve”.

@PepLandi

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