Tanti fuoriclasse, per Milan-Fiorentina serve un modulo fantasioso

DI MATTEO ANOBILE

I doppi ex ci portano a una sfida classica del nostro calcio, Milan-Fiorentina. Due città diversa, la prima gotica, la seconda rinascimentale. Ma abbandoniamo la storia e scendiamo in campo, il modulo utilizzato è molto fantasioso, ma i fuoriclasse sono davvero tanti. Si scenderà in campo con un: 3-2-3-2, il fine giustifica il mezzo. In porta: GIOVANNI GALLI, pisano di nascita ma con i viola ha giocato dal 1977 al 1986, per poi passare al Milan dal 1986 al 1990. In rossonero ha vinto tutto, spiccano le due Coppe dei Campioni (’89-’90).
Difesa a tre con: PANCARO,due stagioni al Milan con lo scudetto da protagonista nel 2004 e dal 2005 al 2006 ai gigliati senza molta fortuna. Centrale della difesa, non potevo non mettere il povero DAVIDE ASTORI capitano viola proprio nella tragica stagione 2017/18, quando morì ad Udine in seguito ad un’aritmia. Ma è cresciuto con colori rossoneri. A completare il terzetto: STEFANO CAROBBI, all’anagrafe terzino sinistro, adattato difensore in questa circostanza. Tredici anni in riva all’Arno fra giovanili e prima squadra, le prestazioni convincenti lo hanno portato al Milan, dal 1989 al 1991. A Milano ha vinto tanto a livello europeo seppur da comprimario, ma il suo nome risulta fra coloro che sono saliti sul gradino più alto del podio. A centrocampo due mediani. RICCARDO MONTOLIVO, alla Fiorentina dal 2005 al 2012 di cui divenne capitano, scatenò molta rabbia a Firenze la sua partenza per raggiungere il Milan, in quanto si svincolò dai toscani a zero. A Milano però le sette stagioni di Riccardo furono molto controverse e spesso è stato il bersaglio dei tifosi, in quanto venne insignito capitano nel periodo peggiore del Milan. Di fianco a lui: BROCCHI, con il Milan è stato molto utile, mai una lamentela, quando toccava a lui non si è mai risparmiato, lottando su ogni pallone. In sei stagioni ha vinto due Champions League (2003,2007). A Firenze, nella stagione 2005/06 trovò in Prandelli il suo mentore che lo rilanciò, facendolo giocare titolare. Ora diamo spazio alla fantasia, il trio che compone la tre quarti è poesia pura. MANUEL RUI COSTA, amato talmente tanto in riva all’Arno che per il suo saluto si presentarono in 13000 al Franchi. Al Milan arrivò nell’estate del 2001, la sua eleganza è rimasta nel cuore di tutti noi, andava a pari passo con l’educazione fuori dal campo. Affianco a Manuel, un altro extraterrestre, ROBERTO BAGGIO, su cui si potrebbe scrivere un’enciclopedia. Al loro fianco: LUCIANO CHIARUGI, un’ala devastante, con un dribbling funambolico, soprannominato: cavallo pazzo. Capace di vincere lo scudetto a Firenze e a al Milan un altro scudetto e una Coppa delle Coppe, realizzando il gol vittoria con il Celtic, nella battaglia di Salonicco. Davanti: il povero, STEFANO BORGONOVO a Firenze con Baggio formava la B2, in rossonero una sola stagione nell’89-90, ma con un suo gol grazie a un superbo pallonetto a Monaco di Baviera, mise il Milan sull’aereo per la finale di Vienna. DANIELE MASSARO è l’altro attaccante, a Firenze dal 1981 al 1986, anche se in viola giocava come ala.Nel 1986 Berlusconi lo portò al Milan e in rossonero vinse di tutto, diventando il protagonista nella finale di Coppa dei Campioni ad Atene contro il Barcellona, con una sua doppietta.Si trasformò in uno spietato attaccante, sopratutto nei derby. L’allenatore d per la professionalità scelgo, STEFANO PIOLI, sebbene non ha lasciato traccia su entrambe le piazze, probabilmente non proseguirà la sua avventura al Milan, ma è un premio alla serietà dell’uomo.Ricapitolando la formazione: Galli,Pancaro,Astori,Carobbi,Montolivo,Brocchi,Chiarugi,Baggio,Rui Costa,Massaro,Borgonovo. All. Pioli

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