Il Milan non va oltre lo 0-0 e si prende i copiosi fischi del pubblico.
Fonseca lancia dal primo minuto Jimenez e Liberali, dando una chance ad Abraham.
Il Milan inizia male, nei primi dieci minuti costruisce pochissimo e il Genoa prende coraggio.
I rossoneri hanno nel solo Reijndeers l’unico calciatore in grado di costruire qualcosa.
Senza Pulisic manca un uomo capace di saltare l’uomo, con Leao troppo decentrato e incapace di saltare la difesa ligure estremamente organizzata e protetta da Badelj e Friendrup.
Il Genoa nel primo tempo non ci prova mai, il Milan lo fa ma con poca cattiveria e precisione.
Le conclusioni di Abraham non preoccupano, mentre San Siro applaude Jimenez, oggi migliore in campo con Reijndeers.
Nella ripresa Fonseca inserisce Alvaro Morata il quale si mangia due gol clamorosi. Lo spagnolo è però un fuoco di paglia perché all’improvviso l’area di rigore rimane orfana di una punta. Fonseca inserisce prima Camarda e poi Okafor, ma non riesce a fare crollare il castello difensivo eretto da Viera. Il Genoa stringe i denti e respinge ogni assalto rossonero. Nei minuti di recupero il Milan non riesce a dare la stoccata finale e San Siro a quel punto inizia a contestare.
I tifosi preoccupati dalla classifica hanno perso la pazienza.
Bisognerà capire se Fonseca troverà la quadra, ma dopo la sconfitta della Fiorentina può almeno consolarsi di aver rosicchiato un punto ai viola, i quali avranno da recuperare il match contro l’Inter.
Il Milan dopo il recupero con il Bologna, spera di poter fare i conti con una classifica migliore, che oggi invece dice Milan a -8 dall’Europa che conta.
Atalanta, Napoli e Inter sembrano fare un altro mestiere, il Milan può solo sperare nel crollo di Lazio e Fiorentina.
A San Siro finisce in parità ma il Milan non onora la festa iniziale per i 125 anni.