Nativo di Schiavonea il 9 gennaio 1978, tifoso del Milan ha vinto con i rossoneri diventando un senatore del Milan di Ancelotti
Si dice che i calabresi siano persone toste e tenaci, due peculiarità che appartengono a Gennaro Gattuso che ha appena compiuto 47 anni, ma per esperienza di vita si potrebbe definire secolare.
A 13 anni, lasciò la natia madre terra per trasferirsi a Perugia da Gaucci, a 19 scappò dall’Umbria per emigrare in Scozia (dove conoscerà sua moglie) ai Glasgow, poi Salerno e grazie a Ruben Buriani (osservatore rossonero) arriva al Milan, nell’estate del 1999.
Quel Milan aveva lo scudetto sul petto e lui da rossonero, voleva alzare i trofei con la sua maglia, ci mise quattro anni, il 28 maggio 2003 a Manchester divenne campione d’Europa.
Da lì assieme a Pirlo e Seedorf con cui componeva il centrocampo titolare, vinse altri due scudetti, due Supercoppe Italiane, una coppa Italia, un’altra Champions ad Atene nel 2007, due Supercoppe Europee e un Mondiale per Club, restò in rossonero per 13 stagioni, collezionò 468 presenze e 11 reti, nel novembre 2017 fino al giugno 2019 si sedette sulla panchina del Milan, sfiorò la qualificazione Champions. Anche lì si dimostrò leale, perchè si dimise rinunciando al contratto chiedendo però che venissero tutelati i suoi collaboratori.
Sostituì Ancelotti al Napoli, nell’anno del lockdown vinse la Coppa Italia, proprio poco dopo che perse la sorella Francesca alla quale dedicò commosso il trofeo.
Ma Gattuso è stato anche un patrimonio del popolo italiano, quando nel 2006 divenne un’icona nazionale dopo il trionfo di Berlino, nella mente di tutti è rimasto quell’abbraccio con Marcello Lippi dopo la vittoria.
D’altronde nel Milan, ci è stata gente da Milan è Rino non faceva eccezione, diventando un senatore alla pari di Maldini,Costacurta,Albertini e Ambrosini, gente nata con il sacro fuoco rossonero.
Matteo Anobile