In questi due mesi, il derby vinto con il gol di Gabbia è stato un’isola felice contornato da episodi deprecabili e non da Milan che con lo stile non c’entrano nulla.
In qualsiasi azienda, ente è fondamentale il rispetto dei ruoli, persino negli animali esiste il capobranco che gli altri rispettano e venerano.
Venerare non è un verbo necessario, ma almeno rispettare, cosa che nel Milan non è stata attuata in coloro che si definiscono leader, ma il loro atteggiamento è stato da bulli di quartiere.
Roma: Lazio-Milan, il cooling break è stato una figuraccia, voluta e ottenuta, Theo e Leao invece di solcare la strada in un momento di difficoltà, si sono disuniti dal gruppo e come i bambini viziati, a me non piace il gioco e ve lo rovino.
Ma secondo la loro mappa del mondo, gli altri che ascoltavano le indicazioni cosa erano??
Firenze: Fiorentina-Milan, i bulli al parchetto. Tomori prima del rigore prende la palla (se avesse saltato così anche in occasione del gol!!!!) e la dà all’amico Abraham per dargli il premio del gol su rigore e purtroppo per noi e giustamente per lui è stato punito, da quel famoso Karma. Pulisic era il rigorista designato eppure Theo,Abraham e Tomori hanno fatto orecchie da mercante.
Morale della favola?? E’ facile fare i leader quando c’è da festeggiare, ma ci vogliono uomini che conducano la barca in porto quando c’è burrasca e tempesta perchè gli uomini da Milan devono avere quelle peculiarità.

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